Un pensiero per questo Natale
Carissimi parrocchiani,
si stanno avvicinando i giorni di festa del S. Natale del Signore. Di solito questi giorni sono caratterizzati da un clima di festa e di gioia. Luci, canti, gli addobbi vari, l’attesa febbrile dei più piccoli, contribuiscono a dare a questi giorni quell’alone di magia che coinvolge tutti.
In realtà in questo 2020, così particolare e difficile, il clima che si respira è invece caratterizzato dall’incertezza, dalla fatica, spesso dal timore che si può tradurre in rassegnazione. Certo ci sforziamo tutti di far in modo che, almeno con i nostri cari, quell’annuncio degli angeli “vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo” raggiunga anche la nostra realtà quotidiana, eppure quel senso di fatica lo respiriamo.
Ma forse proprio tutto questo ci costringe ad andare più in profondità di fronte al mistero che celebriamo. La gioia del Natale di Gesù non è una gioia a buon mercato, richiede la capacità di andare alla sorgente di essa.
Giuseppe, nel cuore dei suoi dubbi e delle sue incertezze, viene invitato a rileggere il senso degli avvenimenti alla luce di una profezia di Isaia: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi.
In qualche modo vorrei anch’io rileggere questi giorni alla luce di quelle parole.
Il mistero del Natale, in realtà, è racchiuso proprio in quell’espressione: Dio con noi.
Dio sceglie nell’incarnazione di abitare la nostra umanità per ricordarci che il suo desiderio più grande è la comunione: egli è il Dio con noi.
Questa certezza mi accompagna e mi sostiene quando penso a tante situazioni di solitudine che questo tempo sta creando. In particolare chi non sperimenta la tristezza di chi non può essere accanto ai propri cari che sofferenti sono in ospedale, o che non ha potuto dare un ultimo saluto a chi lasciava questa esistenza?
Il mistero del Natale ci ricorda che essi non sono soli, il Dio con noi ci dice che il Signore è lì a condividere quelle solitudini e sofferenze, a dare quella carezza che noi non possiamo dare, a regalare quel sorriso che noi oggi non possiamo portare.
Riscoprire questo mistero ci aprirà ancora, anche quest’anno, nonostante tutto, la via della gioia vera ed autentica.
A tutti voi, cari parrocchiani, specialmente a coloro che vivono questo tempo nella fatica e nella sofferenza, giunga l’augurio più sincero per questo santo Natale. La luce di quella notte, che si confonde con la luce di una cometa e con quella dell’alba del mattino della risurrezione, possa raggiungere ed illuminare ogni angolo delle nostre esistenze. L’apostolo Giovanni ci ricorda: “In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta”.
A tutti voi a nome anche dei sacerdoti della Collaborazione Pastorale, del diacono Cesare delle suore e di tutti i collaboratori parrocchiali.
Buon Natale!
don Sergio